Sanità integrativa: cos’è? Costi e benefici

Oggi più che mai, si sente spesso parlare di Welfare aziendale, ossia l’insieme di iniziative di sostegno e di solidarietà messe in atto da aziende private nei confronti dei propri dipendenti per migliorare il clima lavorativo attraverso iniziative a vantaggio dei dipendenti stessi e delle loro famiglie.

È evidente che il futuro di ogni azienda dipende dalle persone che ne fanno parte, dal loro coinvolgimento e dalla loro volontà di far bene per l’azienda. Stare bene sul posto di lavoro e conciliare il lavoro stesso con la vita extra lavorativa e con i tempi della propria famiglia diventa il presupposto per migliorare la qualità della vita dei collaboratori e, di riflesso, per il successo di ogni azienda.

Il welfare aziendale parte infatti dalla consapevolezza che se ogni persona vive meglio le sue giornate sul posto di lavoro, il beneficio individuale diventa benessere collettivo e a guadagnarne è l’intera azienda.

Uno dei temi legati a nodo stretto con il Welfare aziendale, è certamente, la sanità integrativa: a tal proposito proprio il Centro Medico Spallanzani, di proprietà del gruppo Cooperativo Paritetico Gesin Proges, è stato scelto come struttura che può efficacemente supportare questo nuovo aspetto medicale, rivolto ai dipendenti del gruppo.

Facendo riferimento a ciò che succede ogni giorno nel nostro Paese, emerge che, le difficoltà che attanagliano il settore pubblico circa la copertura delle prestazioni sanitarie erogate, hanno condotto allo sviluppo di alcune forme di assistenza sanitaria supplementare a tutela dei cittadini.

Queste consentono, infatti, di integrare e/o surrogare determinate prestazioni pubbliche nell’ambito dei servizi medico-sanitari. L’assistenza sanitaria integrativa può essere sottoscritta autonomamente oppure può essere prevista dal proprio contratto collettivo nazionale del lavoro o ancora dall’albo professionale di appartenenza.

Ad oggi la sanità integrativa, esercitata attraverso appositi enti e fondi, è diffusa prevalentemente nelle regioni del Centro e del Nord Ovest e si prefigge lo scopo di incentivare la copertura di quelle prestazioni che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza, pur continuando a salvaguardare la caratteristica di universalità e solidarietà della sanità pubblica.

I fondi mutualistici prevedono diversi ambiti di applicabilità. E’ il caso, ad esempio, delle prestazioni dirette al recupero della salute di soggetti colpiti da disabilità temporanee oppure prestazioni di assistenza odontoiatrica finalizzate alla prevenzione e la cura di patologie. Sono previste anche altre importanti aree di intervento come la maternità, la chirurgia e la prevenzione oncologica e cardiovascolare.

I piani sanitari di questi fondi mutualistici permettono all’assistito di prenotare e sostenere prestazioni presso strutture convenzionate o di chiedere il rimborso del ticket per prestazioni eseguite sia presso strutture del SSN sia nell’ambito di altre strutture nei limiti di quanto previsto dal regolamento di ciascun fondo.

La sanità integrativa rappresenta quindi una opportunità da valorizzare per poter costruire una sanità che sia sostenibile. E’ una valida soluzione che consente ad ogni individuo e alla propria famiglia di poter affrontare più serenamente l’incognita di come poter integrare quanto offerto dal settore pubblico.

La crisi del welfare, infatti, negli anni ha causato una progressiva riduzione degli investimenti verso la sanità pubblica a scapito dei servizi e delle prestazioni.

La sanità integrativa, che ad oggi è appannaggio in misura prevalente dei dipendenti assunti a tempo indeterminato, riserva quindi al paziente il vantaggio considerevole di poter ottenere il rimborso totale o parziale di molte prestazioni sanitarie con maggiori comfort ed evitando le lunghe liste d’attesa.

 

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