Come prevenire la caduta stagionale dei capelli

Articolo a cura del Dott. Pierpaolo Tricarico, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia – Medicina Estetica – Malattie Sessualmente trasmesse – Allergologia

La perdita di capelli è una condizione spiacevole che, almeno una volta nella vita, ha preoccupato ciascuno di noi, soprattutto durante determinati periodi dell’anno.

Tutti, nell’arco di 24 ore, perdiamo dai 50 ai 70 capelli. Capita spesso però che, soprattutto nel periodo autunnale, ma anche in quello primaverile, tale fenomeno aumenti drasticamente e improvvisamente: questa condizione ovviamente ci allarma, ma spesso la preoccupazione è del tutto infondata.

Con l’espressione caduta stagionale si intende un copioso aumento del numero di capelli che cadono durante la giornata (a volte più di 100); colpisce uomini e donne indistintamente, è molto comune e del tutto naturale.

Anche il fattore psicologico può essere considerato uno dei possibili colpevoli: il ritorno ad uno stile di vita più stressante e frenetico, il rientro dalle vacanze o semplicemente la fine dell’amata stagione estiva può causare un indebolimento fisico generale che colpisce anche la nostra chioma.

Ultimamente si sono fatte strada anche ipotesi che riguardano fattori più “meccanici”; dal momento che ogni beneficio o danno a carico del bulbo pilifero si traduce in un miglioramento o in un peggioramento che si manifesta a distanza di circa tre mesi, alcuni esperti ipotizzano che il troppo sole preso durante l’estate e il conseguente aumento dei radicali liberi, causino danni al bulbo e quindi la cospicua caduta che si manifesta nel periodo autunnale. Lo stesso principio vale per la caduta primaverile, dipendente dalla vasocostrizione causata della rigide temperature invernali.

Qualunque sia la causa, bisogna ricordarsi che, nella maggior parte dei casi, questo fenomeno fa parte del normale bioritmo dell’essere umano e che i capelli che cadono sono quelli ormai giunti alla fine del proprio ciclo di crescita (fase Telogen), il quale in, questi periodi, subisce semplicemente un’accelerata.

Nonostante ciò, è bene tenere sotto controllo e monitorare il fenomeno; bisogna infatti essere in grado di capire se la caduta è realmente causata dal cambiamento di stagione o se alla base vi siano delle cause più gravi.

Per la caduta stagionale non esistono cure o rimedi miracolosi e neanche una prevenzione efficace al 100 per 100. Possiamo però mettere in pratica piccole e semplice accortezze utili a migliorare la situazione e a rafforzare la nostra chioma, oltre che a garantire la crescita di nuovi capelli sani e forti.

La cosa migliore da fare è agire dall’interno, attraverso l’alimentazione: una dieta mirata, ricca di frutta (soprattutto secca, come noci, nocciole e mandorle), verdura, semi (di zucca o di girasoli), omega 3, latticini, legumi e uova aiuta a conferire forza e vitalità ai capelli, grazie all’apporto di vitamine e sali minerali.

Un grande alleato della bellezza dei nostri capelli è il Miglio: questo cereale è infatti ricco di sostanze come silicio, ferro, calcio, fluoro, potassio, fosforo, magnesio, zinco, vitamine del gruppo B, vitamina A ed E che favoriscono la formazione della cheratina.

Consigliato è anche l’utilizzo di integratori alimentari, per un periodo piuttosto prolungato (non meno di 3 mesi).

Oltre che l’apporto di sostanze preziose attraverso l’alimentazione, è importante anche il modo in cui ci prendiamo cura della nostra chioma e del nostro look.

Bandito l’utilizzo di piastre e arricciacapelli a temperature troppo elevate: se proprio non potete farne a meno, proteggete i capelli con appostiti prodotti termoprotettivi. Asciugate i capelli frizionando delicatamente, utilizzate il phon a una distanza di almeno 20 cm, impostando il getto d’aria ad una temperatura media.

Ricordatevi che i capelli bagnati sono più delicati: evitate di spazzolarli prima di averli asciugati ed utilizzate shampoo (poco e diluito) e balsamo delicati, nutrienti e anticaduta. È buona norma applicare settimanalmente una maschera o un impacco ristrutturante.