Mai trascurare l’alimentazione nella terza età

La corretta nutrizione e è un aspetto sottovalutato e trascurato negli anziani, che si ritrovano spesso a saltare i pasti o a cedere alla tentazione di cibi pronti e preconfezionati, non prestando però attenzione al fatto che una dieta inadeguata compromette la salute e la qualità della vita, provocando, per esempio, una maggiore predisposizione alle infezioni e al peggioramento di malattie cronico-degenerative.

La cattiva ed errata alimentazione sembra essere un denominatore comune tra gli anziani, sia che vivano in casa (oppure soli o accuditi da famigliari oppure badanti), sia che risiedano in strutture di accoglienza.

Ma quali possono essere i motivi? Le ragioni possono essere molteplici: una scarsa educazione alimentare, la solitudine o la depressione, la poca attenzione alla dieta da parte dell’anziano o di chi lo assiste, l’instaurarsi di condizioni patologiche o di invalidità, ma anche le ridotte possibilità economiche.

Ma, occorre sottolineare che, con l’avanzare dell’età, se non sono presenti patologie come diabete, ipertensione e similari, la dieta non dovrebbe subire variazioni qualitative, ma soltanto quantitative: la riduzione della massa grassa tipica negli anziani e la progressiva diminuzione dell’attività fisica, comportano senza alcun dubbio un minor fabbisogno in termini di calorie, soprattutto dopo i 75 anni, ma la varietà di nutrienti di cui l’organismo ha bisogno dovrebbe essere sempre garantita.

Che cosa non dovrebbe mai mancare nell’alimentazione degli over 60? Per garantire un adeguato apporto di proteine, di origine sia animale sia vegetale, non devono mancare formaggi, latte, uova, pesce azzurro (ricco di omega 3), e carne (meglio se magra o pollame), che assicurano anche il giusto apporto di calcio e ferro.

Via libera ai carboidrati complessi, ossia derivanti da cereali, come pasta e pane integrale, abbondanti porzioni di frutta e verdura che assicurano il corretto fabbisogno di vitamine, fibre e sali minerali.

Da evitare, invece, grassi, condimenti eccessivi e poco digeribili, zuccheri raffinati e un consumo eccessivo di sale o di cibi che ne sono ricchi, come ad esempio salumi ed insaccati.

E’opportuno iniziare la giornata con una colazione abbondante ed equilibrata che comprenda: latte, cereali, yogurt a cui non devono seguire pasti troppo pesanti: il consiglio di base è quello di mangiare poco e spesso durante l’arco della giornata, in modo da non affaticare stomaco ed intestino, che nell’anziano presentano una funzionalità ridotta.

Inoltre, nella scelta e nella preparazione dei cibi, sarà importante tenere conto anche di eventuali difficoltà di masticazione, per superare le quali si potrà ad esempio, tritare la carne o preparare zuppe di verdure e legumi o frullati.

Fonte www.biologadellanutrizione.it