Chirurgia della spalla: lesione alla cuffia dei rotatori

Quanto sono importanti le spalle?

Rappresentano un sostegno attorno al quale ruotano i movimenti più comuni che nemmeno ci accorgiamo di eseguire tutti i giorni, ma anche quelli più complessi e faticosi. La spalla è una zona del corpo umano estremamente complicata perché formata dall’insieme di ben 5 articolazioni. L’articolazione è comunque protetta da numerose strutture anatomiche che fungono da stabilizzatori capitanate da muscoli e tendini che formano la cuffia dei rotatori

Ecco perché quando il dolore colpisce questa zona, il risultato è quello di un malessere più generalizzato.

Il dolore riferito alla spalla è un sintomo che può variare dal semplice fastidio all’impossibilità di movimento e, in moti casi, trova soluzione con la chirurgia.

Ma in cosa consiste l’intervento alla cuffia dei rotatori?

A spiegarlo è il Dott. Giovanni Ziveri, Medico del Centro Spallanzani di Parma specializzato in chirurgia della spalla e traumatologia: “L’intervento di ricostruzione consiste nella riparazione chirurgica della lesione tendinea attraverso l’utilizzo di robuste suture e mini viti in materiali biocompatibili. La tecnica utilizzata – precisa il dott. Ziveri – è l’artroscopia che, grazie all’utilizzo di uno strumento a fibre ottiche, permette la visualizzazione delle strutture della spalla tramite piccole incisioni cutanee. Una volta individuata, la lesione tendinea viene riparata con gli appositi strumenti. Si tratta di un intervento solitamente con anestesia locale e in regime di day surgery”.

I SINTOMI DELLA LESIONE ALLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA

Il sintomo principale della lesione della cuffia dei rotatori è il dolore notturno nella zona della spalla e del braccio, associato alla progressiva perdita di forza e di movimento del braccio stesso. Le lesioni parziali, invece, provocano generalmente dolore continuo all’articolazione della spalla che mantiene comunque una buona mobilità. Lesioni ampie, che portano la completa rottura di uno o più tendini, oltre al dolore causano generalmente una graduale diminuzione della mobilità dell’articolazione, talvolta con l’impossibilità di elevare il braccio oltre i 90 gradi.

IL PERCORSO POST OPERATORIO

Qual è il percorso post operatorio dopo questo tipo di intervento

“Una riabilitazione mirata è essenziale per ottenere il miglior risultato funzionale dopo l’intervento chirurgico – spiega il Dott. Giovanni Ziveri – Nei casi di riparazione del tendine, prima di poter iniziare un graduale uso del braccio, devono trascorrere alcune settimane con un utilizzo limitato dell’arto. Nei casi di interventi effettuati solo per ridurre il dolore, l’arto può essere utilizzato gradualmente”.