Bere acqua fa bene, ma con moderazione!

E’ un consiglio che non ci si stanca mai di ripetere: bere acqua, specialmente in estate con il caldo e le temperature elevate, è fondamentale, ma occorre non esagerare, altrimenti il nostro organismo tende a reagire in modo negativo.

Se bevi troppa acqua potresti diventare un’acquaholist, ossia soffrire di una vera e propria dipendenza che provoca, come effetto conseguente, la necessità di trangugiare liquidi continuamente.

Secondo alcuni ricercatori della Whiteley Clinic di Londra, questa errata abitudine di assumere troppi liquidi può causare addirittura squilibri come insonnia e sangue troppo diluito.

Ma quali sono i rischi per un’acqua addicted?

  • Si tende a dormire meno e male: quando ci addormentiamo il nostro cervello rilascia spontaneamente un ormone antidiuretico, l’ADH che serve per regolare il funzionamento dei reni e ci permette di evitare di alzarci per fare pipì durante la notte. Se si tende a bere troppa acqua il livello dei liquidi nell’organismo supera il limite consentito e rende inattivo l’ormone in questione.
  • Si suda di più: quando le temperature si alzano e l’afa si fa sentire, si soffre maggiormente di iperidrosi in quanto il corpo cerca di disperdere calore, tramite il sudore ma bevendo più acqua del necessario la sudorazione aumenta perché l’organismo cerca di liberarsi dei liquidi in eccesso
  • Il sangue si modifica: se si beve troppa acqua il sangue si diluisce troppo e si può incorrere in un’alterazione della concentrazione di sodio e potassio, due minerali fondamentali per l’organismo e la sua corretta idratazione.

Come è possibile rimediare?

Secondo l’Accademia nazionale delle Scienze, le donne dovrebbero bere all’incirca 2,7 litri di acqua al giorno e gli uomini addirittura 3,7 ma occorre prestare molta attenzione calcolando anche la quantità di frutta e verdura (ricchissime di H20).

Si può bere in qualsiasi momento della giornata, ma l’ideale sarebbe non appena si avverte lo stimolo della sete che viene inviato dall’ipotalamo. Farlo di continuo, invece, altera la capacità del cervello di mandare questo segnale .