Aftosi in bocca: un fastidio da cui si può guarire. A cura di: Dott. Roberto Acquistapace, Medico Odontoiatra

pediatria parmaPuò succedere a chiunque di noi di avvertire inizialmente un fastidio lieve e indefinito in bocca, un pizzicore, poi una sensazione di bruciore, ancora vaga ma più sgradevole. Infine un dolore deciso e ben localizzato, che tende a diventare insopportabilmente più acuto con il più lieve sfregamento o al contatto con qualsiasi cibo o bevanda.

In pochi giorni, quella piccola e apparentemente innocua erosione della mucosa orale, si trasforma in un tormento che può rendere difficoltoso bere, magiare e parlare.

Si tratta delle cosiddette “afte della bocca” i cui sintomi sono decisamente sproporzionati rispetto alle dimensioni delle lesioni, che di solito sono di pochi millimetri, e alla loro rilevanza clinica: tendono a guarire spontaneamente in una o due settimane.

Le cause sono sconosciute. Con ogni probabilità è una patologia multifattoriale, a determinare la quale concorrono vari fattori predisponenti e scatenanti, diversi da caso a caso.

Tra le cause predisponenti ci sono: disordini immunologici, alterazioni della flora batterica, squilibri ormonali, carenze nutrizionali (deficit delle vitamine B12, A, E, acido folico e ferro), intolleranze alimentari, allergie, scarsa igiene orale.

I fattori scatenati sono: piccoli traumi a carico della mucosa (causati per esempio da apparecchi ortodontici o da un uso troppo energico dello spazzolino da denti), l’abitudine a mettere in bocca oggetti (specie nei bambini), cibi molto salati o piccanti, l’uso di dentifrici o colluttori contenenti sodio laurilsolfato.

Una vera e propria cura per l’aftosi idiopatica (ossia non associata ad altre malattie) non esiste, in quanto non se ne conosce esattamente la causa. Quando tende a ripetersi si possono prevenire le ricadute salvaguardando la salute della bocca ed adottando qualche accorgimento dietetico.

Cosa fare, allora, quando capita di soffrirne occasionalmente o, come spesso accade, in modo ciclico?

Per ridurre la sensazione di fastidio e l’infiammazione, si possono utilizzare trattamenti locali blandi a base di sostanze anestetiche (lidocaina), analgesiche (benzidamina, clorexidina), protettive della mucosa (carbossimetilcellulosa sodica) e, tra i rimedi naturali, gli estratti di aloe vera.

In caso di lesioni di grandi dimensioni, profonde e molto dolorose si ricorre a prodotti topici contenenti corticosteroidi  a basse dosi, oppure un antibiotico.

Via libera all’utilizzo di spazzolini da denti con setole morbide, evitare cibi salati o piccanti, le bevande alcoliche e quelle molto acide, le sostanze molto calde o molto fredde.

Articolo a cura di:  Dott. Roberto Acquistapace, Medico Odontoiatra e Direttore Sanitario Centro Medico Spallanzani Parma.

 

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