Prevenzione del Tumore alla prostata: novembre mese della sensibilizzazione

Siamo nel pieno di Novembre, il mese della sensibilizzazione per il tumore alla prostata. Dalla volontà di creare un movimento in grado di rendere maggiormente consapevoli le persone in merito a questa patologia, ormai 10 anni fa è nata una iniziativa molto particolare chiamata “Movember”: per gli uomini, farsi crescere i baffi durante il mese di novembre significa divenire portavoce di un’importante Campagna dove “Portare i baffi vuol dire portare un messaggio”.

Sul tema, i numeri evidenziano dati significativi ritrovando nell’Italia una frequenza del tumore alla prostata pari al 20% nei soggetti maschili, rispetto all’incidenza registrata per gli altri tumori. E’ importante sottolineare che si tratta di una patologia curabile con successo, se diagnosticata in tempo.

Da qui l’importanza di una corretta prevenzione, in modo da determinare possibili problematiche ed essere in grado di intervenire prontamente con una terapia adeguata. Purtroppo, però, il numero di italiani che si sottopone a visite urologiche periodiche è ancora molto basso. L’abitudine è quella di non recarsi da uno specialista in modo preventivo, a meno che non vi sia la presenza di sintomi o malesseri.

ATTENZIONE: aspettare troppo tempo, o non eseguire visite di controllo periodiche, può voler dire individuare il problema troppo tardi ai fini di un intervento risolutivo.  

TUMORE ALLA PROSTATA: DI COSA SI TRATTA

La prostata è una ghiandola presente solo negli uomini. La sua funzione è quella di produrre il liquido seminale. In condizioni di normalità, ha una dimensione simile a quella di una noce ma può ingrossarsi con il passare degli anni o a seguito di alcune patologie. Inoltre, risulta molto sensibile all’azione degli ormoni – come il testosterone – influenzandone la crescita.

Ed è proprio da queste cellule può avere origine il tumore, dal loro iniziare a crescere in modo incontrollato. Il tumore della prostata viene classificato in base al grado, indicatore dell’aggressività della malattia, e allo stadio, che indica lo stato della malattia.

I SINTOMI

Nella fase iniziale, il tumore della prostata può definirsi asintomatico e viene diagnosticato in seguito ad una accurata visita urologica eseguita da uno specialista. 
Durante il processo di crescita, invece, la massa, dà origine a sintomi urinari di vario genere quali bruciore, difficoltà a urinare o desiderio di urinare spesso e sangue nelle urine.

Capita che questi sintomi possono essere legati a problemi prostatici di tipo benigno, ma è sempre consigliabile non sottovalutarli ed analizzarli con un professionista, che saprà consigliare la terapia migliore ed informare qualora fossero necessari ulteriori esami.

CONSULTA LO SPECIALISTA

All’interno del Centro Medico Spallanzani di Parma, la specializzazione legata all’ambito dell’urologia è da sempre molto importante. L’urologo specialista, oltre ad eseguire un’anamnesi accurata, visita il paziente e spesso completa l’esame con un’ecografia mirata al disturbo previsto. Inoltre, disponiamo di un laboratorio analisi per eventuali indagini diagnostiche così da rendere esaustiva l’indagine inerente il check up.