Come riconoscere e curare la sindrome da intestino permeabile

Tra i disturbi più diffusi e che colpiscono indistintamente sia uomini che donne, vi rientra la sindrome da intestino permeabile che non permette all’organismo di assimilare correttamente i principi nutritivi contenuti negli alimenti e genera dolori localizzati nella pancia.

Solitamente, tende a manifestarsi con sintomi piuttosto generici come ad esempio dolori al basso ventre, gonfiore all’addome, irregolarità intestinale che può portare ad episodi acuti e più o meno prolungati di stitichezza o diarrea, tutti sintomi che possono fa scambiare la sindrome dell’intestino permeabile con un qualche malessere passeggero o stagionale.

In realtà la sindrome da intestino permeabile è imputabile ad un’unica causa, ossia la formazione lungo la sua parete di microlesioni, permanenti o transitorie, con manifestazioni lievi che di norma a questo stadio coinvolgono soprattutto le cellule (enterociti) della parete intestinale, fino ad arrivare a forme più gravi o addirittura croniche che tendono ad interessare l’intero spessore della parete stessa.

Tutto questo provoca l’incapacità dell’intestino di assorbire in maniera selettiva tutte le sostanze nutritive che provengono dalla digestione corretta degli alimenti.

Ma, da cosa sono provocate le lesioni alla parete intestinale?

Da molteplici cause tra cui i fattori virali o batterici, gastroenteriti favorite dal cambio di stagione, infezioni da funghi quali, ad esempio, la “Candida albicans”, provocate da terapie prolungate dovute all’assunzione di antibiotici e cortisonici, predisposizione genetica per lo più correlata a celiachia. Ma non solo: anche l’adozione di un’alimentazione scorretta caratterizzata da pesanti carenze nutrizionali con un eccessivo contenuto di proteine (specialmente animali e grassi saturi) oppure una dieta vegetariana troppo pesante, oppure una pratica sportiva molto logorante.

Ma, come mai anche lo sport può essere una concausa?

La risposta sta nel fatto che durante l’attività sportiva, la circolazione si sposta nelle zone muscolari e se è molto prolungata, oppure avviene subito dopo i pasti, quando invece il flusso sanguigno dovrebbe essere invece orientato a supportare l’intestino, si arriva ad avere un ridotto nutrimento della parete intestinale sino a favorire l’insorgenza della sindrome da intestino permeabile.

Come si può curare?

Innanzitutto è necessario correggere la propria alimentazione, riequilibrando le diverse carenze nutrizionali ed introducendo acidi grassi essenziali, molto utili e necessari alla formazione della parete delle cellule intestinali. Inoltre, dare i giusti intervalli di tempo tra un pasto e l’altro, permette all’organismo di completare la digestione in modo corretto.

Quali sono, a tavola gli alimenti utili per la salute del nostro intestino e del nostro fegato e quelli, invece, da evitare?

Il fegato e l’intestino, quando si ha una dieta troppo pesante, hanno un “sovraccarico” di lavoro e non riescono a detossinare correttamente l’organismo dalle sostanze nocive assunte, pertanto, attenzione a ciò che si mangia.

Alimenti “Amici”: verdura e frutta fresche, vegetali di colore giallo, arancio, viola, bianco, rosso, yogurt e probiotici, asparagi, anguria, broccoli, cibi amari (carciofo, tarassaco, broccoli), pesce. Inoltre è importante coadiuvare la dieta con molta acqua (cercare di bere almeno due litri di acqua al giorno), e prestare molta attenzione anche alla cottura dei cibi, scarsa o appena sufficiente e mai esagerata.

Alimenti “Nemici”: cibi ricchi di grassi saturi (salsicce, salumi, pancetta, burro, formaggi, latte intero e tuorlo d’uovo), fritture, snack unti e salati, dolciumi, zucchero, torte e caramelle di ogni tipo. Limitare anche il consumo di caffè, caffeina e cioccolato.