I soffi cardiaci in età pediatrica

Parlando di soffio al cuore è bene fare una precisazione prima di iniziare ad analizzarne le caratteristiche: non è sempre un indizio di malattia al cuore, anzi, la maggior parte delle volte è un rumore che scompare quasi sempre in modo spontaneo nel corso della crescita. Fatta questa doverosa premessa, è altrettanto importante specificare che diventa fondamentale verificare che non sia conseguenza di una patologia del cuore.

SOFFIO CARDIACO: COS’E’

Il rumore prodotto dal soffio cardiaco può essere individuato e auscultato dal pediatra con lo stetoscopio durante la visita del bambino.

“Normalmente il cuore produce 2 suoni – spiega il Dott. Angelo Placci, medico cardiologo che visita presso il Centro Medico Spallanzani di Parmail primo e il secondo tono, non frammezzati da altri suoni o rumori. Il soffio cardiaco è un rumore che può essere udito nell’intervallo tra questi due toni, o tra il secondo tono e il ciclo cardiaco successivo. Più in dettaglio, e per usare un paragone, le caratteristiche auscultatorie possono ricordare l’acqua che scorre attraverso la gomma per l’irrigazione del giardino”.

I soffi cardiaci come dicevamo non rappresentano una diagnosi o una malattia, piuttosto un indizio che richiede ulteriori accertamenti per escludere problemi cardiaci.

La casistica vuole che nella maggior parte dei casi siano normali rumori, determinati dal consueto funzionamento del cuore e riconosciuti con il nome di “soffi innocenti o funzionali”. In percentuale si parla di più del 30% della popolazione pediatrica.

Spesso i soffi possono scomparire durante la visita: talora basta cambiare la posizione del bimbo mentre lo si visita per far sparire il rumore.

COME SI DISTINGUE IL SOFFIO INNOCENTE DA QUELLO PATOLOGICO?

Il soffio innocente è solo sistolico, dolce e musicale, tendenzialmente si percepisce su tutti i punti di ascoltazione, in genere di debole intensità e varia con le fasi della respirazione e con la posizione.

COSA FARE IN PRESENZA DI UN SOFFIO AL CUORE

Tutte le condizioni che determinano un aumento dei battiti cardiaci (febbre, sforzi fisici, agitazione, anemia) possono “facilitare” la comparsa del soffio, ovvero l’espressione della turbolenza del sangue mentre passa dentro il cuore. Come anticipato, la sua presenza talora può essere la spia di problema cardiaco: un foro nel cuore, un problema delle valvole cardiache o una non completa maturazione del sistema cardiocircolatorio riscontrata subito dopo la nascita.

“Solitamente – sottolinea il Dott. Angelo Placcile condizioni correlate a problemi cardiaci generano soffi particolari, in grado di orientare il pediatra o il cardiologo verso una precisa diagnosi. Se nonostante la visita cardiologica con elettrocardiogramma restano dubbi, ciò che fornisce la prova del nove è l’ecocardiogramma”.